Cinquanta sfumature di noia

 

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Cinquanta sfumature di noia.

– Giusy Cappetta – 2 febbraio 2015 – Ho deciso di gettare due righe in onore di “Cinquanta sfumature di grigio“, vista l’imminente uscita nelle sale del film tratto dall’omonimo/osannato romanzo di E.L.James. Sconsigliata la visione ai sensibili e ai fan megalomani.

Chi non ha sentito parlare di quella fantomatica trilogia di romanzi “hot” che qualsiasi lettrice media ha avuto tra le mani? E’ sulla bocca di molte ragazze già dal lontano 2012, data della prima edizione italiana, ed da quel momento è stata tutta un’ascesa di successi che ha finito con il riunire le giovani sotto l’insegna del sogno erotico – e forse scoprendolo per la prima volta. Poiché è abbastanza inutile giudicare il libro dalla copertina, ho aperto il primo pdf che ho trovato su google e mi sono decisa a leggerlo.
Lei è lo stereotipo della piccola/inesperta che non ha mai baciato essere umano in vita sua, lui lo stereotipo del bello/tenebroso e capo di una gigantesca impresa in puro stile sogno/delirio americano. Ma se pensi che è super impegnato negli affari sbagli di grosso, ha tutto il tempo di praticare bondage, sadomaso e tutte quelle robe “misteriose” da dominatrix/slave che fanno tanto sbavare le novizie. Passa metà del libro a farsi venire immediate erezioni ogni volta che lei si morde il labbro inferiore e l’altra metà a darci dentro selvaggiamente ma – e qui sta il bello – senza che lei si muova e senza farsi neppure toccare. Okay. Arrivando al dunque, non ho trovato il libro minimamente eccitante e credevo fosse quello lo scopo per cui tante ragazzine sono accorse a comprarlo. Anzi è di una noia al limite dell’inverosimile: storia e personaggi così stereotipati da rendere verosimili le serie sui vampiri e le situazioni sempre uguali che si ripetono in loop.
No, sul serio, Il Segreto ha una trama più avvincente.
Ora, visto che già il libro non è questa gran cosa, che c’è da aspettarsi dal film? Che in barba alla storia, alla scenografia, alla recitazione e alla qualità, farà incassi stratosferici. Attirerà al cinema orde di ragazzine eccitate e di donne annoiate dal proprio partner e con una vita sessuale cattolica e monotona. Ed è normale che sia così, è un prodotto confezionato per fare soldini e nient’altro. E’ tratto da una saga di successo, vanta degli interpreti guardabili, sarà accompagnato da una colonna sonora acchiappa-teenager, avrà la solita – ed ipocrita – retorica amorosa in sottofondo che ammalierà quelle che sognano ancora di incontrare il principe azzurro e, ciliegina sulla torta, uscirà nel periodo di San Valentino (e quindi ci sarà una buona quantità di coppiette, ovvero ragazze che porteranno il boy friend a vedere la pellicola con la speranza che possa imparare una mossa o due).
Un bel risultato per quella che era nata come una brutta fan-fiction di Twilight.
Ma davvero noi donne abbiamo bisogno di qualcosa del genere? A questo punto scaricarsi un porno è meglio!

Pubblicato da Giusy Cappetta

"Vorrei tanto amore, tanti viaggi, tanti soldi. Ma siccome la realtà ci mette lo zampino e l’Italia fa il resto, scrivere è un modo per amare, viaggiare, sentirsi ricchi. E soprattutto convincere sé e gli altri che anche se là fuori è dura si può sempre vivere ed essere felici."

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