Melatonina, effetti benefici e informazioni utili

Melatonina, effetti benefici e informazioni utili

– Angelo Iervolino – 12 Settembre 2019

La melatonina (N-acetil-5-metossitriptammina), è un ormone prodotto dalla ghiandola pineale (o epifisi), posta alla base del cervello, e da vari distretti come le ghiandole di Harder, le piastrine e i megacariociti.

Agisce sull’ipotalamo e ha la funzione di regolare il ciclo sonno-veglia.

Viene usata principalmente per regolare il ciclo sonno-veglia, ad esempio

per combattere il jet lag,

nelle persone che fanno i turni di notte,

per stabilire il ciclo sonno-veglia nei soggetti non vedenti.

La melatonina, inoltre, viene usata per curare:

insonnia in genere,

sindrome della fase del sonno ritardata (DSPS),

insonnia connessa alla sindrome da deficit di attenzione e iperattività (ADHD),

insonnia causata dai betabloccanti,

La melatonina è venduta in quasi tutto il mondo per trattare alcuni disturbi del sonno, in Italia in particolare è disponibile come integratore in vendita senza obbligo di ricetta,

farmaco, quando il dosaggio supera 2 mg per compressa.

La melatonina (in formato compresse, nella forma coniugata con adenosina e glicina) è uno dei farmaci che fa parte del modulo fisso della Multiterapia Di Bella.

 

MELATONINA: dalla sintesi al meccanismo d’azione

 

MECCANISMO D’AZIONE

Sincronizzazione dei ritmi biologici

I ritmi biologici dell’organismo sono regolati da una sorta di “orologio biologico”, localizzato nell’ipotalamo: il Nucleo Soprachiasmatico. Gli esempi più evidenti di questo “orologio” sono: la variazione della pressione arteriosa e quella della temperatura corporea, la regolazione sonno/ veglia e fame/sete, la regolazione del tono e dei movimenti della muscolatura liscia degli organi dell’apparato digerente, dell’apparato urinario e dell’attività secretoria delle ghiandole.

Tutti questi sopraelencati rientrano nei ritmi circadiani, ma anche la gestazione, il parto, l’allattamento o lo sviluppo sono soggetti a questo controllo neuronale. L’alternanza luce/buio è riconosciuta come il principale fattore che regola i ritmi circadiani e la melatonina è l’effettore di tale sistema.

Modulatrice della temperatura corporea

La temperatura corporea è controllata dal centro termoregolatore corporeo che ha sede all’interno dell’ipotalamo. Questo centro funziona come un termostato, che fissata una temperatura corporea interna media i cui valori sono intorno ai 37°C ± 0.5°C – registra le variazioni e determina gli aggiustamenti. La variazione della temperatura corporea segue un ritmo circadiano e pertanto la melatonina influisce su essa.

La melatonina è in grado di ridurre la temperatura corporea di circa 0.3°C (40% della variazione circadiana della temperatura). L’effetto ipotermizzante della Melatonina è stato evidenziato con la sua somministrazione diurna, quando cioè essa non è normalmente prodotta: si riscontra un effetto simile a quello fisiologico. Se somministrata durante la notte, quando la melatonina endogena è normalmente prodotta, la melatonina non esercita al contrario un effetto ipotermizzante aggiuntivo.

Modulatrice del sonno

L’azione fisiologica più nota, e forse tutt’ora più sfruttata della melatonina, è l’effetto che ha sul sonno. L’effetto della sostanza è stato valutato su varie componenti del sonno. L’effetto maggiore e più consistente è sicuramente quello esercitato sulla propensità all’addormentamento, la quale mostra una variazione nell’arco delle 24 ore: sale improvvisamente dopo le ore 20, in contemporanea con l’inizio della secrezione di melatonina, per raggiungere un massimo in corrispondenza del picco di melatonina e i livelli più bassi di temperatura corporea.

Naturale antiaggregante piastrinico

La melatonina è il più fisiologico antiaggregante piastrinico, garante del mantenimento delle proprietà del sangue e del trofismo delle pareti dei vasi. Anche tale azione può essere considerata bioritmicamente regolata ed essere più accentuata durante le ore notturne

Naturale difesa dei radicali liberi

La melatonina esplica un’azione antiossidante come molecola libera ed è di rilevante importanza il fatto che esplichi quest’azione in tutti i compartimenti intracellulari. Ciò è dovuto alla sua natura lipofila che la rende in grado di attraversare tutte le barriere biologiche e di diffondersi in ogni compartimento della cellula. La melatonina entrando come molecola libera nella cellula è in grado di esercitare una funzione di neutralizzazione dei radicali liberi: donando gruppi elettronici ai radicali liberi li rende meno reattivi e quindi meno tossici.

La melatonina reagendo con un radicale libero viene ossidata e forma un radicale cationico indolico. Successivamente, il radicale indolico, reagendo con un anione radicale superossido (O2ˉ), forma un prodotto stabile, e non tossico, la 5-metossi-N-acetil-N-formil-chinuramina.

L’azione di scavenger della melatonina si è rivelata efficiente anche verso il radicale perossile (ROOˉ), specie radicalica che si genera durante la perossidazione lipidica e che propaga una reazione a catena che induce a una massiccia distruzione lipidica nelle membrane cellulari.

La melatonina è estremamente potente nella protezione dai danni causati dai radicali liberi indotti da anche da vari stimoli esterni. Così i danni al DNA risultanti dall’esposizione a composti chimici cancerogeni o alle radiazioni ionizzanti sono marcatamente ridotte quando la melatonina viene co-somministrata

Melatonina immunomodulatrice

L’interazione tra sistema nervoso, endocrino ed immunitario è da tempo nota, ed è parte integrante di una disciplina definita neuroimmunomodulazione. E’ accertato che il sistema immunitario e quello nervoso centrale sono legati sia anatomicamente che funzionalmente e che diverse molecole segnale e recettori sono comuni ad entrambi. L’azione immunimodulatrice della melatonina è mediata da recettori localizzati sia a livello membranario che nucleare

Si possono quindi sostanzialmente distinguere due funzioni della melatonina in relazione al sistema immunitario: un’azione antigene-dipendente, dove la melatonina produce attivazione del sistema immunitario rafforzando le funzioni dei T-helper e la produzione di citochine, e un’azione antigene-indipendente a livello ematopoietico dove mantiene un’omeostasi immunitaria.

Stabilizzante di membrana

La melatonina interviene nel controllo della neurotrasmissione a livello delle membrane neuronali del sistema nervoso, ne deriva un’azione stabilizzante dell’attività elettrica.

Funzioni 

La melatonina è una molecola dalle molteplici proprietà, viene definita pleiotrofica perché agisce in base alle esigenze dell’organismo.

Svolge molte funzioni, regola il tono dell’umore, è antitumorale, migliora la circolazione cerebrale, viene consigliata ai bimbi nati prematuri, a chi soffre di ritardi cerebrali, e nei soggetti con deficit dell’attenzione o autismo, aumenta il numero delle piastrine nel sangue, riduce il rischio di malattie cardiovascolari.

Coniugata con adenosina facilita l’assorbimento. La melatonina si scioglie nelle membrane grasse.

La melatonina serve anche ad abbassare la prolattina, e svolge un effetto protettivo sulle cellule retiniche, eliminando quelle danneggiate a causa dell’ossidazione, che a lungo andare può portare a degenerazione maculare senile.

Ha effetti anche sulla psioriasi, aiuta a farla regredire.

Le onde elettromagnetiche hanno effetti negativi sulla secrezione di Melatonina. La radiosveglia posizionata sul comodino della stanza da letto può aumentare i radicali liberi che bloccano la sintesi di Melatonina. I radicali liberi sono molecole di ossigeno con un elettrone spaiato, altamente reattivo che, invece di trasformarsi in acqua o in anidride carbonica, alterano la struttura di altre molecole. Sembra che questo danno ossidativo sia una delle cause dell’invecchiamento.

Antiossidante

La capacità antiossidante della Melatonina, insieme ad altre sostanze vit e o fattori presenti in frutta e verdura fresca ha azione probabile sia di profilassi che di mantenimento del benessere anche dopo interventi per cancro. Uno dei maggiori fattori che incide ad esempio sulla carcinogenesi da metalli pesanti sembrerebbe lo stress ossidativo cellulare e l’inibizione della riparazione del DNA.

Le sostanze fitochimiche, che includono carotenoidi e flavonoidi, sono importanti antiossidanti. Si trovano abbondantemente in frutta e verdura; quindi, l’ingestione regolare di tali alimenti e di tutte le sostanze ad azione antiossidante aiutano a ridurre il danno derivante dallo stress ossidativo.

In fondo come ogni altro presidio non bisogna farne abuso e stare sempre attenti ad eventuali effetti collaterali spesso legati alla persona (rari in caso di antiossidanti e melatonina).

La melatonina più completa, o meglio l’unica assimilabile dal corpo umano, è quella coniugata con l’adenosina e la glicina, è consigliabile non prendere caffè la sera, perché l’effetto della caffeina, va in contrasto con la melatonina.

 

OSD CTM – ORDINE SUPERIORE DEI CAVALIERI TEMPLARI

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Pubblicato da Angelo Iervolino

Imprenditore, Massaggiatore Tao Csen Sportivo e Olistico, Blogger, Reporter, Fotografo, Scrittore, Telescriventista, Operatore Radio (Radiotelegrafista), Sottocapo della Marina Militare in concedo, Volontario della Croce Rossa. Presidente e Segretario Generale dell'Associazione Umanitaria Internazionale OSD CTM - Ordine Superiore Dei Cavalieri Templari.

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