Siria, la Russia attacca ISIS, soldati russi in battaglia a Latakia, video eslusivo.
– Angelo Iervolino – 11 settembre 2015 – La Russia interviene in Siria a sostegno del presidente Assad, sono iniziati i combattimenti tra i soldati russi e ISIS, sulle montagne di Latakia (in particolare il villaggio di Slunfeh sarebbe controllata dai soldati russi), la regione sulla costa del mediterraneo dove è predominante la minoranza sciita alauita della famiglia Assad. La Russia ha inviato in Siria lanciagranate, camion militari Ural, mezzi blindati armati per il trasporto delle truppe tra i più avanzati di Mosca. Si tratta dei BTR-82A APC, entrati in servizio solo lo scorso anno nei reparti russi. Sono dei veicoli ad otto ruote motrici dotati di una torretta con sistemi di visione notturna ed armati con un cannone da 30 mm affiancato da una mitragliatrice da 7,62 mm. Trasportano tre membri di equipaggio e fino a 7 soldati. A sostenerlo sono il quotidiano russo Kommersant, sia il Times che il Daily Telegraph. Il Telegraph pubblica anche alcune immagini di aerei da guerra russi, Sukhoi Su-27, e di un drone, nei cieli della provincia Inlib.
Entrambi i quotidiani scrivono che il 20 agosto scorso una nave da trasporto della marina russa è stata avvistata attraversare il Bosforo con il ponte carico di veicoli militari. Si tratta di una nave da trasporto anfibio della classe Alligator, la “Nikolai Filchenkov“. La sua destinazione non è nota ma gli analisti ritengono che la più probabile fosse il porto di Tartous in Siria, unico approdo della marina russa nel Mediterraneo. Nei giorni scorsi sarebbero atterrati a Latakia tre aerei militari russi due Antonov 124 Condor e un cargo con personale militare. Secondo la stampa saudita parte dell’Aeroporto della città sarebbe sotto il controllo russo in attesa di nuovi uomini e mezzi. A quando sembra anche gli aerei russi sono entrati in combattimento contro ISIS. Di certo un intervento diretto dell’esercito russo è dovuto al fatto che ISIS ormai è a 8 km dal centro di Damasco, e a 85 km, circa un ora, dalla base russa di Tartous, quindi un intervento russo si è reso necessario per 2 motivi, il primo per non fare cadere la Siria in mano ad ISIS, il secondo per difendere la base Russa, ovviamente prima di essere attaccati i russi hanno pensato bene di attaccare per primi.
Uno dei pochi giornalisti che parla chiaramente di quanto sia ‘calda’ la situazione in Siria, è Magdi Cristiano Allam. Di seguito riportiamo un suo recente post (pubblicato il 10/09/2015, ore 12:30 circa)
Secondo il giornale “Al Quds al Arabi”, pubblicato a Londra, la Russia ha pianificato di costituire una seconda base militare in Siria, nella città costiera di Yableh, che si aggiungerà alla attuale base logistica che la Russia dispone a Tartous. Damasco si è dimostrata consenziente alla creazione di detta installazione, che sarà più avanzata e più importante di quella di Tartous.
I servizi della base saranno a beneficio dell’Esercito russo ed anche dell’Esercito siriano. Il presidente Bashar al-Assad aveva dichiarato, nel corso di una intervista con un canale russo, che la Russia potrebbe stabilire una grande base militare in Siria ed ha aggiunto che il suo paese si trovava in attesa di tale decisione e che avrebbe facilitato tale installazione. Il presidente Assad ha poi dichiarato: “per noi, quanto più si rinforzi questa presenza (russa) nella regione, tanto meglio sarà per la stabilità della stessa e che la Russia svolge un ruolo importante nella stabilità del mondo”.
La creazione di una seconda base militare russa in Siria dimostra che la Russia è impegnata profondamente nell’alleanza strategica con Damasco e non accetterà la caduta dello Stato siriano in alcuna circostanza.
L’alleanza tra entrambi i paesi era stata promossa già da alcuni decenni dall’allora presidente siriano Hafez el Assad, come mezzo per neutralizzare la minaccia nordamericana ed israeliana sul paese.
Ancora oggi permangono gli stessi motivi per consolidare tale alleanza ancora di più di fronte alla guerra per procura che Stati Uniti, Israele, Qatar, Arabia Saudita ed i loro alleati hanno scatenato contro la Siria da 4 anni e mezzo, allo scopo di costruire un oleodotto in Siria, per vendere il gas del Qatar in Europa al posto della Russia.
La Russia fornisce informazioni via satellite all’Esercito siriano
L’esercito russo condivide informazioni ottenute via satellite con la dirigenza militare siriana circa i movimenti e gli spostamenti dei gruppi terroristi infiltrati in Siria e sulle ubicazioni dei loro centri di comando e quartier generale. Occorre segnalare che alcuni paesi occidentali hanno fornito a questi gruppi terroristi le informazioni satellitari sui movimenti dell’Esercito siriano.
“La Russia continuerà ad equipaggiare l’esercito siriano con tutto ciò che è necessario per non permettere un altro scenario libico“, ha affermato il ministro degli esteri Serghiei Lavrov. Questo perché “non c’è nessun embargo che vieta di fornire armi alla Siria” e quindi non ci sono ostacoli alla cooperazione tecnico-militare tra Mosca e Damasco, ha detto la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova. La notizia dell’intervento russo è stata confermata da Damasco dal vice ministro degli Esteri, Faysal Miqdad.
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