Giornalista americano James Foley decapitato dai jihadisti di ISIS, video integrale.
– Angelo Iervolino – 20 agosto 2014 – Ieri ISIS ha diffuso un video in alta risoluzione su YouTube, che mostra l’uccisione di James Foley, quarantenne freelance di Boston, che era stato rapito il 22 novembre del 2012 in Siria, mentre stava viaggiando con un altro giornalista occidentale e un assistente siriano, vicino alla città di Taftanaz nella provincia di Idlib. Il video è stato rimosso da YouTube, ma è stato ricaricato su LiveLeak. ISIS minaccia di uccidere anche un altro reporter americano, Steven Joel Sotloff, disperso dall’agosto del 2013 in Libia. I media americani subito lanciano la notizia, su questo link il servizio della CNN:
La famiglia di Foley ha confermato la sua morte, dicendo: “Non siamo mai stati così tanto fieri di nostro figlio Jim che ha dato la sua vita cercando di mostrare al mondo le sofferenze del popolo siriano”.
Il video, intitolato “Un messaggio per l’America“, mostra Foley in ginocchio, vestito con una tuta arancione, come quella indossata dai prigionieri di Guantanamo, accanto a un militante di ISIS vestito completamente di nero, con il viso coperto.
Foley prima di essere ucciso invita la sua famiglia a sollevarsi contro gli Stati Uniti e Obama, che egli chiama i suoi “assassini reali”:
“Invito i miei amici, parenti e persone care a sollevarsi contro i miei veri assassini, il governo degli Stati Uniti, per ciò che accadrà a me è solo una conseguenza della loro compiacenza e criminalità. Il mio messaggio ai miei amati genitori, salvate la mia dignità e non accettate alcun compenso per la mia morte dalle stesse persone che hanno effettivamente colpito l’ultimo chiodo nella mia bara con la loro campagna aerea recente in Iraq.”
In un apparente riferimento all’inizio degli attacchi aerei americani contro lo Stato islamico in Iraq, dice: “Chiedo a mio fratello John, che è un membro della US Air Force, di pensare a quello che stai facendo. Sono morto quel giorno, John. Quando i tuoi colleghi hanno fatto cadere le bombe su quelle persone e hanno firmato il mio certificato di morte. Credo che tutto sommato, non vorrei essere americano.”
Egli viene poi ucciso da un uomo vestito di nero, che, parlando in inglese con un accento inglese, mette in guardia gli Stati Uniti a fermare gli interventi in Iraq:
“Oggi, la vostra forza aerea militare ci sta attaccando ogni giorno in Iraq. I vostri attacchi hanno causato vittime tra i musulmani”, afferma il terrorista.
“Qualsiasi tentativo da parte tua, Obama, di negare ai musulmani il loro diritto di vivere in sicurezza sotto il califfato islamico comporterà lo spargimento di sangue del tuo popolo.”
Dal 8 agosto 2014 gli Stati Uniti hanno lanciato circa 70 attacchi aerei mirati contro postazioni ISIS nel nord dell’Iraq.
Un secondo prigioniero, che si ritiene essere un altro giornalista americano, Steven Sotloff, appare anche nel video, con l’avvertimento che egli sarà il prossimo a morire.
“La vita di questo cittadino americano, Obama, dipende dalla vostra prossima decisione”, ha detto il terrorista.
In una dichiarazione nella pagina facebook di James Foley, la madre Diane, implora i militanti di risparmiare la vita degli altri ostaggi:
“Imploriamo i rapitori di risparmiare la vita degli ostaggi rimasti. Come Jim, sono innocenti. Essi non hanno alcun controllo sulla politica del governo americano in Iraq, Siria o qualsiasi parte del mondo.
“Ringraziamo Jim per tutta la gioia che ci ha dato. Era un figlio straordinario, fratello, giornalista e persona. Si prega di rispettare la nostra privacy nei giorni a venire, mentre piangiamo e ricordiamo Jim.”
(traduzione inglese-italiano google/Angelo Iervolino)
Faccio un appello diretto ad Abu Bakr al-Baghdadi, califfo dello Stato Islamico dell’Iraq e del Levante:
Se non sei un uomo manovrato da Obama, rilascia il giornalista Steven Joel Sotloff e gli altri ostaggi, come ha detto la madre di James Foley: “Come Jim, sono innocenti. Essi non hanno alcun controllo sulla politica del governo americano in Iraq, Siria o qualsiasi parte del mondo”. In più devi fare un altra considerazione: “se vuoi davvero la verità e la messa in accusa dei politici degli Stati Uniti e di Israele per i crimini di guerra commessi sia in Iraq, Siria, Libia, Gaza e nelle altre parti del mondo, di certo uccidendo i pochi giornalisti che si occupano di guerra rischiando la vita per informare il mondo di quello che succede, non dai una mano alla tua causa, ma aiuti e giustifichi solo le prossime mosse di Obama e dei suoi alleati. Se ricordi bene gli orrori di Fallujah in Iraq, commessi dagli Stati Uniti con l’utilizzo di fosforo bianco contro la popolazione civile, sono usciti fuori grazie al lavoro di giornalisti che hanno perso la vita ed ad altri che hanno rischiato di perderla. Quindi rifletti bene sulle tue prossime mosse, i giornalisti sono messaggeri di pace e di verità.
Angelo Iervolino
James Foley intervistato pochi mesi prima della sua cattura in Siria:
“Un messaggio per l’America”, video integrale:
Attenzione, il link contiene immagini forti: Le immagini contenute in questo link sono esplicite e raffigurano una decapitazione. E’ sconsigliata la visione ad un pubblico non adulto e facilmente impressionabile.
PER VEDERE I VIDEO CLICCA QUI:
http://worldnewsangeloiervolino.altervista.org/isis-video-integrale-decapitazione-james-foley/
Fonti:
http://www.abc.net.au/news/2014-08-20/james-foley-journalist-murdered-captured-before/5683274