Immigrati buttano pasti nel Cpa di Pozzallo in provincia di Ragusa – Sicilia.
– Angelo Iervolino – 29 giugno 2014 – Centinaia di piatti di pasta e carne ancora sigillati e caldi di cottura buttati nei cassonetti della spazzatura all’interno della struttura di Pozzallo che ospita i clandestini degli sbarchi. Anche la frutta fresca finisce tra i rifiuti. Se si tiene conto che questa scandalosa situazione dura da parecchi giorni e che i pasti buttati costano 15 euro al giorno per ciascun migrante, l’entità dello spreco è evidente e suona come uno schiaffo a chi magari non ha di che vivere. Perché i pasti in più finiscono nei cassonetti invece di essere destinati ad altri centri o a persone bisognose che non hanno nulla da mangiare? E’ il comune di Pozzallo a gestire la situazione con denaro pubblico sotto la supervisione della Prefettura, ma il sindaco Luigi Ammatuna ha appreso dai giornali l’incredibile vicenda: “Non ne sapevo nulla. Resto quantomeno sorpreso, farò gli opportuni controlli”.
Nessuna risposta al telefono invece dal responsabile del centro. Lo scandaloso spreco non è dovuto solo al numero di pasti sovrastimati e quotidianamente ordinati dal comune alla ditta con sede a Ispica che ha in appalto il servizio, ma anche ai gusti degli stessi clandestini, in quanto il cibo servito al Cpa non è di loro gradimento. Restano queste immagini che colpiscono con la stessa forza di un pugno allo stomaco, soprattutto in questi tempi difficili che costringono un po’ tutti a tirare la cinghia. In questo momento di crisi dove scarseggiano le risorse e il governo chiede ai cittadini italiani sempre un maggiore impegno per far fronte all’enorme spesa pubblica, composta da enormi sprechi, bisognerebbe iniziare a controllare la gestione di questi Cpa.
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